Braccia incrociate sul petto; Così sono, quando da solo mi abbraccio nascosto chissà dove. Così abili a trasformare in macigni... Cose. Che non sono nient'altro che "cose", rispetto al fluire naturale di un'intera esistenza. E mi fa compagnia quella lacrima solitaria che scorre come un rivolo sul mio volto, ricordandomi senza pietà, che vita e morte sono facce della stessa medaglia.
Spalle d'amica su cui poso la testa quando ne sento il bisogno. Desideri d'amanti, prima uniscono e poi dividono. Distanti che si cercano e istanti che confortano. Non più sangue nelle vene ma istinti primordiali, rendono unico ciò che siamo, come una giornata soleggiata nel profondo inverno.
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